In estate, e soprattutto al mare, oltre ai fattori che contribuiscono generalmente a scatenare attacchi di cistite, si aggiungono il caldo, l’umidità e alcune abitudini a cui è bene fare attenzione. Vediamo cos’è successo a Clara.
Illusa spensieratezza
Clara studia legge a Milano, ha appena terminato la sessione d’esami estiva e per premiarsi decide di accettare l’invito in barca da parte della sua amica Caterina. Il venerdì sera parte insieme a 7 amici per la Liguria perché la barca è ormeggiata al porto di Lavagna. Dopo una notte passata a sorseggiare birra ghiacciata e a chiacchierare sotto le stelle e una mattina trascorsa a fare cambusa al mercato per affrontare con allegria il weekend, sabato, intorno all’ora di pranzo, salpano in direzione Portofino con l’intenzione di dormire in baia. La giornata trascorre tra bagni, birre, risate e divertimento, ma di sera Clara, mentre sente il bisogno impellente di andare a fare pipì, viene sorpresa da un forte bruciore. Cos’è successo?
Errori da evitare
Clara è a pezzi, avendo già sofferto di cistite, conosce il grande fastidio che la aspetta e sa che il suo weekend è stato rovinato da piccole leggerezze e stupide disattenzioni. Visto il grande caldo avrebbe dovuto idratarsi correttamente bevendo almeno due litri d’acqua al giorno. L’alta temperatura, infatti, favorisce la sudorazione e, di conseguenza, la disidratazione. Invece nelle ultime ore gli unici liquidi assunti sono stati birra e Gin Tonic e l’alcol, si sa, è un insidioso nemico dell’intimità e della salute femminile poiché favorisce l’infiammazione e la disidratazione, rende le urine più concentrate, acide e maggiormente irritanti per le mucose. Inoltre, al mare, sarebbe buona norma non continuare a indossare il costume umido dopo il bagno, ma cambiarlo con uno asciutto. Questa semplice procedura permette di evitare di stimolare la proliferazione dei batteri, facilitata in ambiente umido. Clara, pur conoscendo bene questa regola semplice, sì è lasciata impigrire dal fatto che avesse il cambio sotto coperta e che volesse rimanere in pozzetto o sul ponte a prendere il sole, così ha tenuto su lo stesso costume per tutto il giorno.
È poi buona abitudine evitare che, dopo una lunga esposizione al sole, ci si bagni improvvisamente in acqua fredda poiché lo sbalzo di temperatura può essere motivo di infiammazione o di peggioramento della stessa, se già presente. Clara invece si è divertita tutto il pomeriggio a buttarsi in acqua con tuffi di testa dalla prua proprio quando si sentiva morire di caldo.
Da ultimo, l’imbarazzo di trovarsi in un ambiente così ristretto, non le ha permesso di ritagliarsi quel fondamentale momento di privacy per potersi scaricare. La regolarità intestinale, non sempre scontata in vacanza, è essenziale per prevenire attacchi di cistite e/o evitare recidive. Infatti, la permanenza delle feci nell’intestino, aumenta la probabilità che batteri, quali soprattutto l’Escherichia Coli, possano facilmente passare in vagina e, successivamente, in vescica. Un intestino regolato è amico del benessere sia generale che genitale e vescicale.
Inoltre le urine non andrebbero mai trattenute a lungo, e Clara prima di decidersi di scendere in bagno nel tardo pomeriggio, sentiva lo stimolo già da parecchie ore.
Come gestire una situazione difficile
Adesso per poter gestire la situazione fino all’indomani serve sangue freddo e razionalità. Clara sa che per prima cosa deve bere tanta acqua, il più possibile, per cercare di lavare vescica e uretra dai batteri presenti. Inoltre dovrà rinunciare ai salumi e alla pasta con ‘nduja e pecorino previsti per cena e accontentarsi di una semplice insalata. Mai avrebbe immaginato che il suo weekend in barca si sarebbe trasformato in una lotta contro la cistite, ma purtroppo adesso deve pagare le conseguenze della sua leggerezza.
L’arrivo del caldo e della bella stagione rende più suscettibili allo sviluppo e alla proliferazione dei batteri causa della cistite e di altre infezioni del tratto urinario. Ecco perché bisogna prestare particolare attenzione a cibo, idratazione, e seguire il più possibile le buone abitudini.
Clara dovrà far passare la notte e per queste interminabili ore potrà tamponare il forte fastidio con alcuni antidolorifici che si era portata dietro. Faranno però solo da palliativo fino a che lunedì, una volta tornata a Milano, si potrà far prescrivere dal suo medico un esame delle urine con urinocoltura.