Come ci si deve comportare appena compaiono i disturbi associabili alla cistite? Non è scontato. Serve esperienza e questo significa che più si conosce il problema, meglio lo si affronta. Scopriamo quali sono i primi campanelli d’allarme, quali sono i passaggi da seguire e i dispositivi medici che aiutano davvero.
Cos’è la cistite e quali sono i sintomi?
Chi viene colto da un attacco di cistite per la prima volta potrebbe rimanere spaesato senza sapere cosa dover fare. È importante saper decifrare i sintomi, se possibile le cause, e procedere con quelli che sono gli step imprescindibili per poter costruire una cura efficace.
La cistite è un’infiammazione della vescica in genere associata a un’infezione batterica e può essere molto fastidiosa e dolorosa al punto da risultare debilitante. È importante sapere che, in genere, non è pericolosa per la salute, a meno che l’infezione non si estenda ai reni. È generalmente sostenuta da germi che popolano l’ultimo tratto dell’intestino – in molti casi il batterio in questione è l’Escherichia Coli. Essi raggiungono la vescica dall’esterno attraverso l’uretra e dall’interno attraverso la propagazione da organi vicini, o anche per via ematica. Più raramente può essere sostenuta da infezioni virali o micosi. I sintomi sono molto tipici e riconoscibili ovvero: uno stimolo continuo e urgente a urinare anche solo in piccole quantità e una sensazione di perenne bruciore soprattutto durante la minzione. A questi si possono aggiungere la presenza di sangue nelle urine, dolore o sensazione di pressione nell’area pelvica, urine opache e dall’odore intenso e, a volte, leggera temperatura.
Riconoscere e affrontare la cistite
Una volta riconosciuta la cistite, è importante sia risalire alla causa scatenante dell’attacco, sia procedere con una diagnosi accurata che consiste nell’analisi delle urine e urinocoltura per verificare la presenza di batteri e identificarli. Quest’ultima è fondamentale perché non tutti i batteri rispondono a tutti gli antibiotici. La scelta di quale antibiotico utilizzare dipende dal tipo di microorganismo che sostiene l’infezione. Inoltre, in aggiunta alla terapia farmacologica, per favorire la guarigione della cistite, è importante adottare alcuni accorgimenti quotidiani, quali: assumere molta acqua per lavare bene la vescica; mantenere un’igiene intima accurata e scrupolosa; evitare alimenti irritanti per le vie urinarie (troppo zuccherati o troppo piccanti). Se il dolore poi risulta essere persistente e destabilizzante si può anche ricorrere all’uso di antidolorifici. Esiste poi uno zucchero semplice che può essere molto utile nel supportare il lavoro dell’antibiotico, si chiama D-Mannosio: un monosaccaride estratto dal legno della betulla e del larice che non viene assimilato dal nostro corpo e quindi non presenta controindicazioni di alcun genere. Passa direttamente in vescica, cattura i batteri e li trascina via con sé attraverso l’urina.
Un alleato che si chiama Mannocist-D
Si tratta di un dispositivo medico di classe IIa a base proprio di D-Mannosio. Esso può essere utilizzato sia nelle infezioni acute delle vie urinarie, sia nelle loro recidive. Mannocist-D infatti riduce significativamente la percentuale di cistite recidiva e calma rapidamente i sintomi come bruciore e prurito. Qualora sia necessaria una terapia antibiotica, inoltre, Mannocist-D può essere utilizzato in concomitanza con gli antibiotici per favorirne la funzionalità, agendo come supporto alla terapia. Questi pochi, ma precisi passaggi sono consigli che aiutano a risolvere l’attacco di cistite nel modo più veloce e tempestivo possibile.
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