Anna è pronta per godersi un long weekend nei pressi di Courmayeur. Obiettivo di questi 4 giorni: relax, sport, buon cibo e sole. Anna è sempre molto precisa quando organizza una vacanza, infatti ha stilato una to do list tra cui la gita con la bicicletta elettrica fino al Rifugio Elisabetta in Val Veny. Non aveva messo in conto però che la bici unita al weekend romantico potesse essere dannosa per la sua vescica. Ecco quello che è successo.
Un inizio apparentemente meraviglioso
La montagna nei mesi estivi e autunnali cede il suo mantello bianco e si tinge di colori accesi, freschi e puri: prati color smeraldo, mille sfumature fiorite, alberi che da verdi accesi raggiungono gialli e arancioni pieni. Il sole splende abbracciato da un cielo terso e cristallino e le giornate sono tiepide e frizzanti. È il luogo perfetto per trascorrere qualche giorno di relax per tutti coloro che sono in cerca di fresco e aria pulita. I programmi possono essere davvero innumerevoli: passeggiate, escursioni, mostre, shopping, sagre di paese e vizi culinari. Anna ha prenotato con il suo ragazzo una camera alla Locanda La Brenva, delizioso hotel a Entrèves: antico paesino sito a 1300 metri di altezza alle pendici del Monte Bianco. Si trova esattamente alla confluenza delle due valli che si diramano da Courmayeur: la Val Veny e la Val Ferret.
Per la coppia la cena a lume di candela presso la storica locanda Maison de Filippo è il preludio di una notte d’amore.
Una fatica esagerata
È proprio in Val Veny che i due innamorati trascorrono la prima giornata di vacanza. Come da programma affittano le biciclette in centro a Courmayeur e iniziano la loro risalita verso il rifugio Elisabetta a 2195 m di altezza. Sulla strada si fermano a circa 2000 m per vedere il meraviglioso lago del Miage a forma di cuore.
Anna raggiunge il rifugio stravolta, a un certo punto della salita non pensava nemmeno che sarebbe stata in grado di arrivarci. Sudata fradicia, assetata e dolorante si siede e sogna il pranzo con fontine di ogni tipo, tomini piccanti di capra con finocchietto, salumi tipici come la mocetta, e altre mille sfiziosità. Accontentata dal tagliere misto si gode il sole e la pace infinita di quel luogo incantato. La fatica di aver percorso tanti metri di dislivello viene ricompensata dall’esperienza più bella: rimanere sul prato circondati dalle montagne più alte d’Europa ad ammirare stambecchi, marmotte, mucche, e aquile. Il ritorno è sicuramente meno faticoso in termini di attività fisica, ma lo è maggiormente dal punto di vista della tensione perché il terreno sassoso non permette di rilassarsi e godersi la discesa. Anna raggiunge la camera d’Hotel esausta e non vede l’ora di potersi fare una doccia calda.
Un’inaspettata brutta sorpresa
Dopo la doccia ristoratrice, Anna e il suo ragazzo sono in procinto di godersi una deliziosa cenetta, questa volta al Ristorante Brasserie D’Entreves accanto al loro Hotel, quando Anna avverte d’improvviso un fastidioso bruciore al basso ventre unito a un urgente bisogno di urinare. Non aveva mai provato una sensazione simile e non aveva idea di cosa potesse essere. Chiama subito sua mamma con cui ha da sempre grande intesa e confidenza e le spiega il disagio. Sua mamma le confida che dai sintomi pensa si tratti di cistite e le consiglia di non mangiare troppo speziato, e soprattutto di bere molta acqua. Ma cos’ha fatto Anna per innescare una tale infiammazione? Purtroppo nella donna lo sfregamento sul sellino e la posizione magari non corretta a causa della tensione, possono scatenare o peggiorare disturbi nella zona perinatale come cistiti o vaginiti. Anche le vibrazioni e i micro traumi possono essere causa di algie vulvari. Inoltre l’ambiente caldo e umido, dato dal sudore e dallo sforzo fisico e i tessuti attillati e poco traspiranti favoriscono il proliferare di germi e batteri. Per favorire l’obiettivo sportivo spesso, com’è appunto capitato ad Anna, la diuresi è rimandata e contratta per scarsa idratazione che sfocia, anzi, in disidratazione. Inoltre la coppia di innamorati la sera prima aveva passato una notte d’amore che probabilmente aveva già infiammato la ragazza. Molto probabilmente anche i tomini piccanti e i salumi hanno contribuito ad aumentare l’infiammazione. Purtroppo la cistite è la malattia infettiva più comune delle vie urinarie e si stima che addirittura il 50% delle donne ne soffra almeno una volta nella vita.