Estate 2021, Flavia e Tommaso si sono appena sposati. Felici più che mai partono per il loro viaggio di nozze in Marocco. Le tappe previste sono: Marrakech, Essaouira, Taroudant, Ouarzazate, Valle del Draa, Zagora e ritorno. Purtroppo, tra il caldo torrido, il cibo piccante, le diverse ore passate in macchina e ovviamente un amore passionale, Flavia viene disturbata a metà strada da una fastidiosissima cistite. Come gestire la situazione?
Marrakech
Appena atterrati, emozionati, notano subito i profumi nell’aria: speziati, terrosi, inebrianti.
Scelta la macchina che li accompagnerà durante questa avventura, adatta agli sterrati, si dirigono senza perdere tempo alla Medina. La Medina corrisponde alla città vecchia cinta dalle mura costruite durante il XII secolo, si tratta del centro storico di Marrakech. Agli occhi di Flavia e Tommaso appare come una città in grande movimento che nasconde meraviglie inaspettate custodite nelle strette vie e nelle sue piazze popolate da una vitalità contagiosa.
Affamati, si dirigono verso il ristorante Le Jardin: una fusione tra design marocchino e glamour europeo. Dopo una tajine di pollo piccante e una vegetariana raggiungono il souk, il mercato della città: un tortuoso labirinto di vie pieno di bancarelle e negozi. Tappeti, sciarpe, vasi, stoviglie, spezie, cibo, vestiti di ogni genere incantano lo sguardo dei due viaggiatori che, rapiti, non riescono a decidere quale ricordo portare in albergo. Unico disagio: aver dimenticato l’acqua in macchina. Con una temperatura di 30 gradi e dopo un pranzo così saporito avrebbero voluto dissetarsi, ma non fidandosi delle fontane, decidono di aspettare il rientro in Riad.
Essaouira
Dopo due giorni intensi passati a Marrakech è tempo per Flavia e Tommaso di cambiare destinazione e di dirigersi verso Essaouira: una piccola, ma meravigliosa città fortificata, bagnata dall’Atlantico. Appena arrivati iniziano a passeggiare per le stradine della Medina passando dai souk ai piccoli ristoranti, senza avere una meta precisa, tra shopping e degustazione di tè. Il pomeriggio poi è dedicato ai bastioni costruiti nel XVIII secolo, al porto – forse il luogo più vivace della città – e alla contemplazione del tramonto sul mare che regala giochi di luci indescrivibili.
La cena, romantica a lume di candela, è il preludio di una notte indimenticabile per i due innamorati.
Taroudant
La colazione sul tetto del Riad a respirare a pieni polmoni l’aria di mare è un inizio di giornata perfetto. I due neo sposini devono trascorrere 4 ore in macchina per raggiungere Taroudant e non vedono l’ora di iniziare il viaggio. Tommaso, appassionato di sterrato, non se lo vuole far sfuggire, decide quindi di allungare un po’ il tragitto e passare per alcune strade non asfaltate.
I due arrivano a destinazione stanchi, molto accaldati, ma soddisfatti.
Cala la sera e dopo cena Flavia avverte un fastidiosissimo disagio pungente in vescica. Mano a mano che passano le ore, il disagio si fa sempre più acuto e la mattina quella sensazione si trasforma in un forte bruciore completamente debilitante. Conosce bene quel dolore, ahimè è cistite.
Abbattuta e incredula, scoppia in un pianto inconsolabile. Poi, combattiva, decide di voler cercare di sconfiggerla con l’unica arma che ha a disposizione: l’acqua.
Ouarzazate
Fin dall’alba Flavia inizia a bere senza sosta svuotando una bottiglietta dopo l’altra. In macchina, prima di raggiungere Ouarzazate, li aspettano altre 4 ore di strada, ma questa volta Tommaso sa che non può includere i tratti di sterrato. Flavia tira indietro lo schienale fino a trovarsi quasi sdraiata, si allenta il bottone dei pantaloni e distende le gambe sul cruscotto, questa posizione le regala un leggero sollievo al costante dolore pelvico. Vista la grande quantità d’acqua ingerita e visto il fastidioso sintomo di dover fare pipì più spesso e più urgentemente del normale, le pause sono numerose; ma poco male, una scusa per godersi la vista da diversi punti panoramici.
Flavia non senza difficoltà, evita per tutto il giorno i cibi piccanti e riesce a finire 6 litri d’acqua entro il tramonto, inoltre in macchina non aveva sofferto il caldo e quindi non si era disidratata. Arrivati al loro Riad – avevano scelto una sorta di fattoria – Flavia si sente già molto meglio rispetto a qualche ora prima. È incredula, ma felice perché la cura dell’acqua l’ha aiutata davvero. A fine giornata ha bevuto più di 7 litri, i quali l’hanno lavata completamente trascinando con sé i batteri che si erano installati in vescica.
Non più notti d’amore, ma di teneri e intimi abbracci.
Valle del Draa e Zagora
Flavia non sperava proprio di potersi godere anche la seconda metà del viaggio. Aveva temuto che gli ultimi giorni diventassero ricordi vissuti nel dolore e nel bruciore incessante della cistite. Ma questa volta è stata talmente pronta e decisa nel volerla debellare, che si è salvata.
Arrivati alle porte del deserto di Zagora, sono soddisfatti. È d’obbligo vedere la prima sabbia del Sahara anche solo per immaginarsi quello che potrebbe diventare il loro prossimo viaggio.
Ripensando ai piccoli errori che poi si sono rivelati essere fatali per Flavia, forse avrebbe potuto evitare la sua disavventura, ma gli errori servono anche per imparare e sicuramente, per una prossima volta, sarà capace di evitare o limitare alcune situazioni.