Anche se ci troviamo in primavera inoltrata un inaspettato colpo di freddo sommato alla stanchezza di tutto l’anno lavorativo può renderci cagionevoli. Soprattutto i genitori di bimbi piccoli che frequentano l’asilo o peggio ancora, il nido, anche a giugno potrebbero rimanere incastrati in qualche virus malefico con conseguenze antipatiche provocate da febbre e disturbi intestinali, vediamo insieme come tutelarsi.
Cistite primaverile
Giugno è un mese meraviglioso, la primavera con i suoi profumi, colorata e frizzante, è ancora l’indiscussa protagonista prima di lasciare il posto all’estate calda e lenta. Giugno è il mese degli aperitivi all’aperto, della luce fino a tardi e delle rondini che sfrecciano in cielo al tramonto.
Purtroppo però può capitare di ammalarsi anche durante la bella stagione. Un ultimo strascico di influenza o un virus gastrointestinale spesso portato a casa in seguito a un viaggio in treno o in aereo, oppure banalmente dai figli piccoli sempre a contatto con germi, possono mettere al tappeto e causare fastidi postumi come la cistite, soprattutto in soggetti predisposti. Anche perché durante i cambi di stagione siamo tutti più vulnerabili.
Il malessere debilita
Brividi, mal di gola, mal di testa, e spossatezza sono il preambolo di una brutta influenza, magari accompagnata anche da febbre alta e problemi intestinali. Molto spesso durante un periodo di malessere si tende a mangiare e bere meno perché qualunque odore o temperatura diversa da quella corporea, infastidisce. Tutto questo sommato a piressia, sudorazione eccessiva e magari anche diarrea porta a un’idratazione insufficiente e di conseguenza a urine concentrate. Questo significa che molte sostanze di rifiuto sono diluite in una piccola quantità d’acqua. Le urine più concentrate sono quelle del mattino oppure appunto quelle prodotte in caso di disidratazione o di febbre. Durante la minzione, in questo caso, si può avvertire una sensazione di bruciore. Quando si è soggetti a disagi legati all’intestino invece, l’apparato urinario rischia di essere attaccato facilmente da batteri come l’Escherichia Coli: una delle principali cause della cistite. Il batterio proviene dal tratto gastro-intestinale e si può trasmettere alle urine per mezzo delle feci.
Ecco perché alle prime avvisaglie di raffreddamento e indisposizione è bene mantenere alta la guardia e mettere in atto tutte le piccole attenzioni quotidiane per allontanare il rischio di infiammazioni – più legate a mal di gola e febbre – e infezioni – più legate a problemi intestinali -.
Come proteggersi
Al fine di diminuire il rischio di infiammazione e infezione delle vie urinarie, e quindi di bruciore durante la minzione, si consiglia di: evitare cibi ricchi di zuccheri o speziati che favoriscono la proliferazione batterica, evitare alcolici e caffeina e di idratarsi correttamente, soprattutto nelle stagioni più calde e secche. Poi in momenti particolarmente stressanti o semplicemente per tutelarsi durante una fase di forte debolezza fisica, oltre a bere almeno 2 litri di acqua al giorno, è altamente consigliato assumere un monosaccaride estratto dal legno della betulla e del larice di nome D-Mannosio. La principale attività benefica del D-Mannosio riguarda proprio la sua efficacia nel combattere la cistite e le infiammazioni del tratto urinario inibendo l’adesione del batterio alle pareti vescicali. I batteri, legandosi con le molecole di D-Mannosio libere nell’urina, anziché annidarsi nelle pareti della mucosa, rimangono intrappolati nel flusso dell’urina e con esso eliminati. Inoltre, essendo un principio attivo completamente naturale, presenta dei benefici non trascurabili: non altera la flora batterica; opera solo nella vescica, evitando di agire in altre parti del corpo; non è un battericida e non crea quindi resistenze; può essere assunto da diabetici e celiaci poiché non viene assimilato dall’organismo.
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