La cistite è un’infiammazione della vescica che può essere causata da fattori infettivi, principalmente batteri, chimici e fisici. È accompagnata da un’ampia serie di sintomi e può essere recidivante, ossia ricorrente nel tempo. Soluzioni?
L’antibiotico non è sempre il rimedio
Il problema delle cistiti ricorrenti è delicato. La cura con antibiotici è corretta per affrontare le infezioni acute e soprattutto usando solo il principio adatto a debellare lo specifico battere presente in urina. Altrimenti si rischia un uso improprio del medicinale. Anche perché abusarne, per esempio, è un grande errore; si potrebbe sviluppare resistenza al medicinale. Il che significa che il corpo, assuefatto dalla presenza dell’antibiotico, non riesce più a sfruttare le sue molecole per guarire quando necessario. L’antibiotico purtroppo, va ad eliminare ogni batterio presente nel corpo umano, inclusi quelli buoni. Nel lungo tempo, peggiorando lo sbilanciamento tra batteri buoni e cattivi, si altera un equilibrio che invece è di fondamentale importanza per combattere l’infezione.
Fattori predisponenti, precipitanti e di mantenimento
Per liberarsi della tendenza alle recidive invece, bisogna lavorare sui fattori predisponenti come carenza di estrogeni – classicamente presente in menopausa o in caso di amenorrea – stitichezza e ipertono del muscolo del pavimento pelvico; fattori precipitanti come stress, traumi, rapporti sessuali, troppo freddo o caldo e terapie e fattori di mantenimento come diagnosi incomplete e terapie inadeguate.
Tra le prime cause vanno diagnosticati e curati i problemi intestinali, va valutata la presenza di intolleranze alimentari e inoltre va controllato il ph vaginale. In più, le cistiti e le infezioni delle vie urinarie spesso sono anche recidive a causa di scorrette abitudini alimentari e comportamentali, prima tra tutte l’insufficiente idratazione.
Un aiuto concreto
Oltre a scoprire come mai compaiono le cistiti ricorrenti e quindi ovviamente a indagarne le cause scatenanti, scopriamo qui come trattare le recidive anche grazie al dispositivo medico Mannocist-D bustine, a base di D-Mannosio. Quest’ultimo è uno zucchero semplice estratto dal legno della betulla e del larice presente anche nel nostro organismo e in molti tipi di frutta come mele, pere e arance, a bassissimo impatto glicemico e quindi privo di controindicazioni, in grado di attrarre a sé i batteri causa della cistite. Mannocist-D, grazie alla sua composizione, ricchissima di D-Mannosio, è un dispositivo medico in grado di inibire l’adesione dei batteri responsabili delle infezioni delle vie urinarie, a livello dell’epitelio uretrale e vescicale, di favorirne l’eliminazione tramite le urine e di limitare quindi l’insorgenza di infezioni. Poiché aiuta a mantenere la vescica pulita riduce significativamente la percentuale di recidive.
Modalità d’uso?
Durante la fase di cistite acuta, quindi per i primi 3 giorni, si consiglia di assumere una bustina al mattino e una a metà pomeriggio con lo stomaco e la vescica vuoti.
In seguito, per la fase di mantenimento, è opportuno prendere una bustina tutte le mattine, a stomaco e vescica vuoti, fino alla totale scomparsa dei sintomi.
In caso si dovesse scoprire che il rapporto sessuale è tra i fattori scatenanti delle cistiti, va assunta una bustina dopo ogni rapporto e inoltre due bustine nelle 24 ore successive, secondo le modalità sopra descritte.
Il contenuto di Mannocist-D va sciolto in mezzo bicchiere d’acqua, successivamente è importante non bere e non mangiare per circa 40 minuti. Durante il resto della giornata invece è fondamentale bere acqua in abbondanza per favorire l’eliminazione dei batteri con la minzione.
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