La stagione estiva arriva portando con sé non solo le tanto meritate vacanze, ma anche problematiche e rischi legati al caldo e all’afa e di conseguenza alla salute. Vediamo cosa può accadere.
Occhio all’estate in città
In città a luglio si soffre un gran caldo. I motori rombano, l’asfalto scotta e le fontane rinfrescanti spesso, proprio in estate, non funzionano. L’aria condizionata sparata al massimo in tutti gli ambienti lavorativi, centri commerciali e supermercati, in realtà non fa che peggiorare la situazione perché contribuisce al riscaldamento generale della città. È esattamente come un cane che si morde la coda: i cittadini cercano di combattere le alte temperature con l’uso indiscriminato dei climatizzatori, ma in realtà, stanno soltanto causando l’aumento costante delle temperature, soprattutto di notte. Durante il tragitto mattutino casa-lavoro si passa d’improvviso da una temperatura esterna superiore ai 30° a una interna che sfiora a malapena i 20°. La prima sensazione è sicuramente di sollievo e conforto, ma in realtà si rischiano antipatiche conseguenze. Infatti proprio questi sbalzi di temperatura molto forti portano spesso infiammazioni come mal di gola, cistiti, attacchi di cervicale e mal di testa, ma anche dolori articolari, muscolari e addominali. Come tutelarsi?
Malefico binomio
A causa delle alte temperature, ci si espone maggiormente alla disidratazione e alla dilatazione dei vasi sanguigni, ma – anche se sembra incredibile – anche essere esposti per lungo tempo a temperature fredde, soprattutto se artificiali, causa secchezza di laringe e faringe, infiammazione e disidratazione.
Il primo passo per difendersi da un possibile malanno è la consapevolezza che l’aria condizionata faccia male. Dopo aver accumulato calore, non fa bene entrare improvvisamente in un ambiente freddo. Di conseguenza, prima di entrare nel proprio luogo di lavoro o in un centro commerciale ci si deve coprire soprattutto se ancora accaldati. Per di più, poiché l’eccessiva aria condizionata oltre al raffreddamento può causare disidratazione e secchezza cutanea, è importante bere con regolarità, anche se in un luogo refrigerato non se ne sente propriamente il bisogno, e magari idratare la pelle con creme o olii prima di uscire di casa. Per evitare i danni alla salute comunque la chiave è sapere usare in modo corretto l’aria condizionata, ovvero evitando gli sbalzi troppo forti, ma purtroppo non siamo noi a poter decidere la temperatura delle grandi aziende.
Consigli utili
L’attenzione agli sbalzi di temperatura deve essere maggiore in chi è già vulnerabile alle cistiti. In alcuni casi infatti, il freddo e la staticità possono causare una vasocostrizione locale che facilita l’infiammazione dell’apparato urinario. Inoltre proprio questi sbalzi indeboliscono molto la muscolatura pelvica. Ai soggetti a rischio, soprattutto in questa stagione, è senza dubbio consigliabile idratarsi abbondantemente, sia per contrastare l’eccessiva sudorazione causata dalle temperature elevate, sia per combattere la secchezza e la disidratazione causate dall’aria condizionata. Andrebbe poi moderato, se non eliminato del tutto,il consumo di alimenti come tè, caffè, alcol, cioccolato, carni lavorate, insaccati, fritti e cibi piccanti, che possono contribuire a irritare la vescica peggiorando i sintomi dell’infezione.
Un altro consiglio è quello di vestirsi a strati perché a seconda della temperatura o del disagio si sceglie l’abbigliamento più adatto. Ma il miglior alleato in assoluto per prevenire episodi di cistite in estate è il monosaccaride D-mannosio utile per prevenire la proliferazione dei batteri. Esso impedisce che i germi aderiscano alle pareti della vescica e fa in modo che vengano espulsi attraverso le urine senza provocare un’infezione vescicale. Si consiglia di assumere questo zucchero semplice, che non viene assolutamente assimilato dal nostro corpo e che quindi non ha controindicazione alcuna, durante tutto il periodo estivo.
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