Purtroppo sulla prevenzione della cistite – un’infiammazione delle basse vie urinarie provocata da batteri che si insediano in vescica – dilaga molta ignoranza e la maggior parte delle donne non sa nemmeno di cosa si tratta o quali siano le cause scatenanti. Perché la cistite è più frequente durante il periodo estivo? Scopriamolo insieme.
Finalmente vacanza
In estate tutti desiderano divertirsi e andare in vacanza. Purtroppo però, la cistite in vacanza non ci va e anzi, attende paziente che ci si allontani dalle buone abitudini per colpire.
Questa è la storia di Matilde che, ignara dei suoi errori, si è trovata a dover combattere una brutta infiammazione proprio durante le sue ferie.
Esausta, dopo un periodo di lavoro molto faticoso, Matilde non vede l’ora di chiudere il suo computer e correre a preparare la valigia. Finalmente è arrivato il tanto desiderato momento: si parte per le vacanze con destinazione Panarea, la più piccola tra le Eolie.
Il viaggio si prospetta abbastanza faticoso, Matilde e il suo ragazzo devono prendere il treno fino a Napoli e poi la nave che arriva a destinazione la mattina seguente intorno alle 7.00.
Il viaggio: freddo e la mancata idratazione
Con animo spensierato giungono a Napoli e vista l’attesa prima di salpare si fermano da Da Michele, uno dei forni più famosi della città, per non farsi mancare la pizza più buona al mondo accompagnata ovviamente da birra gelata.
La coda con gli zaini pesanti in spalla sotto il sole cocente prima di potersi imbarcare è abbastanza lunga e faticosa. Una volta a bordo però, dopo aver scelto l’angolino sul ponte vista stelle dove avrebbero passato la notte, quella stessa fatica sembra essere svanita. Accaldati e assetati Matilde e Luca si recano al bar e si godono due birre al tramonto abbracciati da una vista mozzafiato sul Vesuvio. Alle 20.00 in punto la nave salpa e loro si lasciano cullare dal tramonto. Per cena scendono al ristorante e si concedono due calici di vino per festeggiare. L’unico problema è l’umidità che li sorprende di notte, infreddoliti cercano di addormentarsi abbracciati. Alle 5.30 la prima fermata è Stromboli. Il vulcano possente li accoglie nella sua maestosità.
Puntuali alle 7.00, i due ragazzi sbarcano a Panarea e affaticati dalla notte un po’ turbolenta si fermano al bar per cappuccino e brioche. È in quel momento che Matilde avverte un estremo bisogno di acqua, era 24 ore che non si dissetava completamente.
In spiaggia: sale e sabbia
Dopo aver lasciato giù le valigie e aver prenotato il gozzo per il pomeriggio, non volendo sprecare la mattinata, entrambi decidono di raggiungere la spiaggia di Zimmari e buttarsi in quel mare meraviglioso. Felici di trovarsi in un’oasi si sdraiano sulla sabbia calda senza asciugamani e rimangono a prendere il sole fino a pranzo.
Sulla via del ritorno Matilde, forse anche affaticata dopo 24 ore non stop di viaggio, con indosso il costume ancora bagnato, salata e sporca di sabbia, avverte un improvviso fastidio al basso ventre. Era già qualche ora che sarebbe dovuta andare a fare pipì, ma per pigrizia aveva rimandato. Ora il bisogno era diventato impellente, tanto da crearle un forte disagio. Qualcosa non va: urinare le provoca un bruciore terribile e la sensazione non passa. Non aveva mai provato sintomi simili. Cos’era successo?
Cos’è successo?
I motivi di questo attacco di cistite sono molteplici. Matilde arrivava sicuramente da un periodo di stanchezza e stress lavorativo e il fatto di essere partita e aver affrontato un viaggio così stancante ha impegnato il suo fisico esageratamente. Inoltre si è dimenticata di bere acqua e di idratarsi correttamente addirittura per 24 ore. E con il caldo che ha accolto Matilde e il suo ragazzo a Napoli è stata una svista grave.
Inoltre, la birra e il vino che ha bevuto tra la pizzeria e il ristorante in nave, hanno contribuito a infiammare la vescica senza che lei se ne accorgesse. La notte all’umido e la scarsa igiene serale non hanno aiutato.
Da ultimo l’aver trattenuto lo stimolo di urinare, il costume bagnato indossato per diverse ore e il contatto diretto con la sabbia sono stati deleteri. Matilde non ha pensato di salvaguardarsi perché non conosceva la cistite. Molto spesso, con i dovuti accorgimenti, prevenirla è possibile, ma solo se si ha dimestichezza con la problematica.