Giulia nella sua vita, a fasi alterne, ha sofferto di cistite. Conosce bene le cause dei suoi attacchi ed è per questo che conduce una vita tranquilla e cerca di rispettare le regole fondamentali per evitarli. Anche perché, prevenire è possibile, ma quello che è sempre stato difficile per lei, è curare.
Quanti anni hai?
38
Dove abiti?
A Napoli
Come mai conosci la cistite?
Ho sofferto di attacchi di cistite per molti anni. Non è mai successo, per fortuna, che ne sviluppassi una forma cronica, ma più che altro si trattava di singoli attacchi causati da banali disattenzioni. Le più comuni che mi vengono in mente sono: poca idratazione, rapporti sessuali frequenti, costume bagnato e contatto diretto con sabbia e salsedine – abbastanza inevitabile qui a Napoli – oppure, spesso, anche eccessivo stress. Quando cadevo vittima della cistite ho sempre avuto bisogno di molte settimane per guarire. Nessun medicinale mi garantiva una soluzione rapida e più volte rischiavo le recidive.
Ogni volta la solita routine: iniziavano i fastidi, il medico mi prescriveva l’urinocoltura e il risultato, potevo scommetterci, era sempre: Escherichia Coli.
Cure?
A volte, se ero fortunata e se riuscivo a reagire abbastanza tempestivamente, risolvevo bevendo grandi quantità d’acqua e riposando, ma spesso invece era un calvario.
Per poter affrontare le giornate e le notti prima di ricevere il risultato degli esami di laboratorio iniziavo a riempirmi di antidolorifici. Sicuramente cercavo di seguire tutte le regole per tenere sotto controllo il fastidio come ovviamente: la costante idratazione, seguire una dieta equilibrata e leggera, astenermi per un periodo dai rapporti, curare l’igiene intima, e indossare indumenti comodi.
Questo, fino a quando, poco più di un anno fa, ho scoperto il D-Mannosio: è diventato il mio migliore amico.
Ci racconti come sei venuta a conoscenza del D-Mannosio?
Me ne ha parlato per la prima volta un’amica che come me soffriva a fasi alterne di attacchi di cistite. Anche lei era insoddisfatta di qualsiasi cura le fosse stata proposta negli anni.
Ricordo benissimo la situazione. Era estate, chiacchieravamo sedute in riva al mare, ma io non stavo bene perché vittima dell’ennesimo attacco di cistite. Marta, che mi vedeva sofferente ha indagato e scoprendo il motivo mi ha immediatamente parlato di questo zucchero portentoso chiamato D-Mannosio. Non lo conoscevo, anzi non ne avevo mai sentito parlare prima di allora. Ho deciso di documentarmi ed ho scoperto che si tratta di un monosaccaride cioè di uno zucchero composto da una sola molecola, tipo il glucosio o il fruttosio per intenderci, che però non viene accumulato nel fegato o in altri organi. Senza essere assimilato dal nostro corpo, giunge in vescica dove riesce ad attaccarsi ai batteri prima che a loro volta si attacchino alle pareti vescicali e li trascina via con sé attraverso l’urina.
Cos’è cambiato da quando conosci il D-Mannosio?
Tutto. Essendo un rimedio naturale per la cura e la prevenzione della cistite batterica – infatti viene estratto dal legno di betulla e larice – e non presentando controindicazioni alcune, può essere somministrato al bisogno, ma anche a cicli periodici o continui con lo scopo di mantenere la vescica pulita. Questa cura ha fatto sì che, continuando a lavare vescica e uretra, non si attaccassero più i batteri. Vi confesso che a volte mi concedo anche il piccante e l’altro giorno, per uno dei miei ultimi bagni della stagione, sono rimasta con lo stesso costume tutto il giorno senza portarmi il cambio. Mentre prima vivevo con il terrore, ora, azioni come appunto portare un secondo costume o evitare cibi irritanti, mi passano proprio di mente. Vivo serena. Spesso si è legati a stupidi circoli viziosi quando si soffre di cistite, più uno teme l’infezione, più aumentano le probabilità di contrarla. Invece, riuscire a vivere rilassati non può che giovare al nostro stato di salute.