Anna è una donna di media statura, mora, occhi nocciola e pelle olivastra. Nonostante il suo aspetto assolutamente poco appariscente, grazie al suo modo di fare ironico e spigliato, ha sempre fatto girare la testa agli uomini. Purtroppo però il suo fascino è sempre stato soffocato da una terribile condanna, Anna soffre da molti anni di cistiti post coitali e questo l’ha frenata tantissimo durante tutte le sue avventure amorose. Qui la sua storia.
Quanti anni hai?
45.
Dove abiti?
Tra Parigi e Milano
Ci racconti come e perché conosci la cistite?
Purtroppo la mia storia con la cistite è più che altro una condanna da quando ho 20 anni. Ricordo benissimo il giorno in cui mi venne la prima volta. Ero a casa del mio primo vero amore Riccardo e all’epoca stavamo insieme da poco. Avevamo passato una notte bellissima, ci sembrava di essere venuti al mondo per stare insieme. Il pomeriggio seguente venni colta da un disturbo che non conoscevo e che si rivelò essere la famosa cistite post coitale.
In che cosa consiste la cistite post coitale?
La cistite post coitale è un’infiammazione della mucosa vescicale, nella maggior parte dei casi su base infettiva, che si presenta dopo 24-72 ore da un rapporto sessuale.
Nelle donne che, come me, soffrono a causa di questo tipo di cistite, i batteri presenti nella flora fecale, come per esempio l’Escherichia Coli, entrano facilmente in contatto con l’ingresso dell’ambiente vaginale, per poi risalire fino in vescica attraverso l’uretra. Lo sviluppo della cistite dipende dall’aggressività di questi batteri. Accade che i movimenti durante il rapporto sessuale possono generare leggere lesioni sulle pareti vaginali e introdurre questi batteri nell’uretra agevolandone la risalita verso la vescica. Purtroppo spesso accade che questo tipo di cistite possa cronicizzare, cioè ripresentarsi più e più volte nella stessa persona. Se succede, bisogna stare molto attenti a non trascurarla o sottovalutarla perché si rischia di coinvolgere i reni.
Ma cosa accade esattamente?
Sono la persona giusta a cui chiedere perché ormai, dopo anni di sofferenze, sono diventata un’enciclopedia. In poche parole succede che i rapporti sessuali causano il contagio grazie al passaggio dei batteri dal canale vaginale alla vescica.
Più precisamente, nella donna, la predisposizione alla cistite post coitale o da luna di miele – viene chiamata anche così – dipende anche dai piccoli traumi che si vengono a creare a causa dei movimenti ripetitivi durante i rapporti sessuali. Le piccole lesioni che si vengono a determinare per l’attrito conducono all’insorgenza di dolore uretrale e vescicale, provocando urgenza e frequenza minzionale e un senso di appesantimento vescicale che, dopo poco, si concretizza nella cistite.
Chi come me si trova spesso in questa situazione purtroppo accade che cominci a temere i rapporti e di conseguenza l’amore.
Ci sono soluzioni?
Per quanto mi riguarda, visto che ne soffro da più di 20 anni, ho imparato a gestirla e la soluzione è la prevenzione, non l’astinenza. Conoscendo il problema cerco di idratarmi sempre molto, evito alcuni cibi o bevande irritanti e conduco una vita sana. Evito la bicicletta e tendo a vestirmi elegante, ma comoda. Inoltre presto molta attenzione all’igiene intima sia personale che del mio partner. Ogni tanto vivo dei periodi di benessere, a volte invece, soprattutto se sto passando momenti stressanti a lavoro o personali, accade che il mio stato d’animo influenzi il mio corpo e cado vittima dei famosi e terribili attacchi. Il consiglio che mi sento di dare ad altre donne nella mia situazione è quello di rilassarsi il più possibile in amore senza vivere il rapporto come possibile causa di dolore, si tratta di un lavoro di autodisciplina, ma porta a grandi risultati.