CISTITE: CAUSE, SINTOMI E COME PUOI CURARLA
Cistite è il termine con cui viene indicata l’infiammazione che interessa la vescica. Questa infezione, nella maggior parte dei casi, ha un’origine batterica e viene chiama Infezione del Tratto Urinario (UTI). I sintomi dell’infiammazione sono molto fastidiosi e, se non trattata nei tempi e nei modi più corretti, questa può diffondersi ai reni dando il via a complicanze e sintomi di più marcata severità.
La principale terapia consiste nell’uso di antibiotici i quali, se assunti insieme ad un particolare zucchero chiamato d-mannosio, aumentano la loro efficacia e rapidità d’azione.
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CISTITE: QUALI SONO LE CAUSE
Prima di tutto la patologia può presentarsi in due forme: la forma acuta è caratterizzata da sintomi che riguardano in modo prevalente la minzione (bruciore e continua necessità di urinare – in alcuni casi può verificarsi la presenza di sangue nelle urine ed in questo caso si parla di cistite emorragica); la forma cronica, che persiste e ricorre nel tempo, presenta delle complessità maggiori per l’individuazione delle cause e delle possibili cure.
Le infezioni di origine batterica possono insorgere per una duplice motivazione:
- I batteri, presenti nella flora intestinale riescono a penetrare l’uretra e a replicarsi all’interno dell’apparato urinario.
- I batteri, presenti e provenienti dall’ambiente esterno al corpo, riescono ad entrare in contatto con le vie urinarie come, ad esempio, dopo un rapporto sessuale, e a dare il via all’infiammazione.
Nella maggior parte dei casi, i batteri responsabili dell’infezione sono Escherichia Coli, Salmonella ed Enterococchi.
Cause di origine non batterica
La cistite può essere originata anche da cause non riguardanti l’infezione batterica, esterna o interna che sia, ma dipendere da fattori secondari come i seguenti:
- Infiammazione cronica della vescica, che prende il nome di Cistite Interstiziale, le cui cause d’origine non sono del tutto chiare e la quale viene diagnosticata soprattutto nella popolazione femminile;
- Utilizzo di farmaci particolari, come ad esempio quelli coinvolti nelle cure chemioterapiche;
- Esposizione alle radiazioni nell’area pelvica che possono originare un’infiammazione;
- Corpi estranei, come il catetere, utilizzati per lungo tempo;
- Reazioni a particolari sostanze chimiche come saponi o spray;
Fattori di rischio per la cistite maschile
I principali fattori di rischio per l’uomo, salvo alcune eccezioni, sono simili a quelli individuati per le donne: chemioterapia, radiazioni, utilizzo di corpi estranei per lungo tempo.
Per approfondimenti puoi leggere l’articolo dedicato alle cause della cistite.
SINTOMI CARATTERISTICI DELLA CISTITE
I principali sintomi che si riscontrano nella popolazione adulta femminile e maschile sono i classici disagi dovuti ad uno stato infiammatorio, quindi lieve alterazione della temperatura corporea, disagio pelvico e sensazione di pressione costante nella parte inferiore dell’addome. Inoltre, la minzione può essere dolorosa, frequente e presentare delle tracce di sangue dovute all’infiammazione stessa.
La cistite nei bambini può verificarsi con sintomi aggiuntivi che aiutano a riconoscere una sua potenziale presenza:
- Il controllo della minzione, per i bambini che l’hanno già acquisita, risulta più problematica e quindi, in alcuni casi, fallimentare con delle perdite di urina più o meno frequenti;
- Possono presentare una riduzione dell’appetito o nausea persistente;
- Possono sentirsi deboli e manifestare comportamenti legati ad una maggiore irritabilità emotiva.
Ma quanto dura la cistite? Le stime più recenti attestano che la durata media di ogni episodio, se trattata correttamente, è di circa 6 giorni. Tuttavia se la cistite si cronicizza, possono verificarsi dei cambiamenti significativi nella sua durata sia episodica che a lungo termine.
COME CURARE LA CISTITE
Per quanto riguarda l’infiammazione di origine batterica, che interessa circa il 70% dei casi, il trattamento preferenziale è la somministrazione di un antibiotico. Al tempo stesso, è più che raccomandata l’assunzione di D-Mannosio, il quale potenzia l’azione dell’antibiotico stesso. Inoltre, questa sostanza è in grado di bloccare l’adesione alle pareti della vescica da parte dei microorganismi sensibili al Mannosio, limitandone così la capacità riproduttiva ed infiammatoria. Il D-Mannosio, essendo uno zucchero, rappresenta uno dei più efficaci rimedi non farmacologici.
Per sapere di più sulle cure, sui rimedi non farmacologici e sui consigli di prevenzione puoi leggere questo articolo per individuare una possibile soluzione per ottenere un sollievo immediato.