Durante l’allattamento, la neo-mamma corre facilmente il rischio di contrarre la cistite a causa dell’estrema fragilità dell’area pelvica in questa delicata fase della vita femminile. Vediamo insieme quali precauzioni usare e come mantenere in salute la flora batterica vaginale durante questi mesi.
Allattamento: gioie e dolori
I benefici dell’allattamento esclusivo sul corretto sviluppo del bambino e sulla prevenzione di numerose malattie sono da tempo riconosciuti. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) considera l’allattamento uno degli obiettivi prioritari di salute pubblica a livello mondiale.
Anche per questo motivo, le neo-mamme percepiscono una notevole pressione quando devono decidere come nutrire il loro neonato. Sono spesso forzatamente spinte a prediligere la strada dell’allattamento rispetto a quella del latte artificiale. Oppure, mamme che da sempre avrebbero voluto allattare, si trovano a dover fare i conti con le difficoltà iniziali. Queste ultime hanno un peso psicologico notevole perché suscitano ansia e la paura di non essere all’altezza. Insomma, il periodo dell’allattamento è emozionante, ma non sempre facile.
Se tutto va secondo le leggi della natura, la montata lattea arriva dopo 24/48 ore dal parto.
Passata la fase acuta, il seno si ammorbidisce e diventa più facile riuscire ad allattare, anche se imparare a far attaccare correttamente il neonato al seno può comunque risultare complicato.
100% Mamma
Le donne in gravidanza sono supportate e guidate dal ginecologo, da numerosi corsi pre-parto e da sempre più libri e video. Al contrario, della fase post-parto si parla poco. Anche per questo l’allattamento è un momento complicato da gestire, e la donna si sente spesso sola, impreparata ed insicura. I notevoli cambiamenti occorsi a livello fisico le rendono difficile riconoscersi nel suo nuovo corpo, e pur adorando tenere il proprio neonato tra le braccia, ogni tanto vorrebbe ritrovare quella libertà che fino a pochi giorni prima le regalava spensieratezza. Il suo essere amante, moglie e compagna in questo periodo passa in secondo piano rispetto al nuovo ruolo di mamma. Il fisico manifesta questo cambiamento chiaramente attraverso numerosi segnali, e tra i più lampanti vi è la secchezza vaginale. I bassi livelli di estrogeni durante l’allattamento possono rendere la zona vulnerabile e disidratata, causando fastidi e talvolta dolori durante i rapporti sessuali. Oltre ad una maggiore fragilità dell’area vaginale, in questo periodo la neo–mamma può rischiare un abbassamento delle difese immunitarie. Purtroppo entrambi i disagi aumentano il rischio di contrarre infezioni tra cui, prima tra tutte, la cistite.
Consigli utili
È per questo che durante l’allattamento è importante mantenere alta la guardia e adottare le giuste precauzioni quotidiane per prevenire il rischio di infiammazioni. In questo caso più che mai il consiglio è quello di bere molta acqua per ottenere un doppio risultato: il latte aumenta, e la cistite si allontana. Le indicazioni dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) suggeriscono di aumentare di almeno 700 ml la dose quotidiana di acqua da bere durante il periodo dell’allattamento, arrivando quindi a circa 2,7 l al giorno.
Inoltre, quando una mamma allatta ha notoriamente grande appetito poiché il fabbisogno calorico aumentadi circa 350 calorieal giorno e la produzione di latte richiede molte energie. Una dieta ricca, varia e bilanciata è un must: frutta e verdura di stagione cruda e cotta a volontà, carboidratianche integrali, proteine animali e vegetali, latticini e legumi. La regola è mangiare tutto con buon senso e moderazione. Il principale divieto in allattamento è legato a tutte le bevande alcoliche: birra, vino e soprattutto superalcolici. L’alcol infatti arriva al latte materno ed è quindi fortemente sconsigliato. È preferibile inoltre limitare cioccolata, caffè e tè perché hanno un noto effetto eccitante sul sistema nervoso, e di conseguenza sulla modulazione del sonno dello stesso bambino.
Questi consigli valgono esattamente allo stesso modo anche per prevenire ed evitare infezioni e infiammazioni dell’apparato urinario. Infatti, alcol, cioccolato, caffeina e teina possono irritare la vescica e quindi dovrebbero essere eliminati durante le fasi fisicamente e psicologicamente più delicate della vita di una donna, soprattutto se si tratta di un soggetto a rischio.