Per la cura della cistite, oltre ai normali antibiotici, viene sempre più usato il D-Mannosio, un integratore alimentare a base di zucchero molto efficace nel combattere le infezioni delle vie urinarie. Vediamo nel dettaglio cos’è il D-Mannosio, quali sono i suoi benefici, come funziona ed eventuali controindicazioni.
COS’È IL D-MANNOSIO?
Il D-Mannosio (o destro mannosio) è uno zucchero semplice estratto dal legno della betulla e del larice. Nello specifico si tratta di un monosaccaride, isomero destrogiro, presente anche nel nostro organismo e in molti tipi di frutta come le mele, le pere e le arance.
Rispetto agli altri comuni zuccheri come il saccarosio e il fruttosio, è un elemento che non viene assorbito dal nostro corpo ma viene espulso con l’urina.
I BENEFICI DEL D-MANNOSIO: RIMEDIO NATURALE CONTRO LA CISTITE
La principale attività benefica del D-Mannosio riguarda la sua efficacia nel combattere la cistite e le infiammazioni del tratto urinario.
È un rimedio naturale particolarmente consigliato sia come integrazione delle terapie antibiotiche sia come cura e prevenzione della cistite recidiva.
Inoltre, è consigliato agli uomini affetti da prostatite, dove il D-Mannosio, assunto insieme all’uva ursina, provoca effetti positivi per leggeri stati di infiammazione della prostata.
COME FUNZIONA?
Il D-Mannosio è uno zucchero semplice, un monosaccaride esoso estratto dal legno di larice o betulla dall’elevato profilo di sicurezza d’uso. Viene rapidamente assorbito dall’intestino e nell’arco di poco tempo (30 minuti) distribuito nel sangue e a tutti gli organi. Non può essere trasformato in glicogeno e pertanto non viene accumulato nel fegato o in altri organi, né viene utilizzato dall’organismo. Il mannosio in eccesso raggiunge il rene e la vescica e viene eliminato con le urine. La somministrazione di mannosio a lungo termine, in concentrazioni fino al 20%, non ha prodotto effetti sul metabolismo né segni di tossicità, il che supporta il buon profilo tossicologico generale.
L’adesione dei batteri alla superficie delle cellule animali è un fattore cruciale per la virulenza e l’instaurarsi di infezioni. Spesso questo riconoscimento-adesione è mediato da residui di zuccheri quali D-Mannosio e L-fucosio che si legano alle lectine specifiche della superficie batterica. Sono noti e descritti fattori di virulenza che sono maggiormente e abbondantemente rappresentati sui sierotipi patogeni per esempio di E.coli (noti come UPEC Uropathogenic Escherichia coli), di Salmonella sppe altri batteri coinvolti nelle infezioni delle vie urinarie come Proteus mirabilis.
La parete della vescica è rivestita con varie proteine mannosilate, tra le quali le proteine di Tamm-Horsfall (THP), che interferiscono con l’adesione dei batteri all’epitelio. La THP si lega al batterio Escherichia Coli con un legame altamente specifico e saturabile, che è inibito dal D-Mannosio suggerendo un ruolo importante dei gruppi mannosiltati di THP nel legame specifico, in particolare con i coli patogeni dotati del fattore di virulenza di FimH, che più abbondanti si riscontrano nei pazienti affetti da infezioni del tratto urinario rispetto alla popolazione sana. Il D-Mannosio mima la funzionalità della barriera uroteliale, inibendo l’adesione dei batteri a livello dell’epitelio uretrale e vescicale. I batteri, legandosi con le molecole di D-Mannosio libere nell’urina, anziché annidarsi nelle pareti della mucosa, rimangono intrappolati nel flusso dell’urina e con essi eliminati. Studi in vitro e vivo hanno evidenziato la capacità dei mannosidi di ridurre la carica batterica di 2 ordini di grandezza nelle urine e di 4 nella vescica.
Esiste un forte e consolidato razionale scientifico in merito all’efficacia del D-Mannosio nell’inibire l’adesione dei batteri responsabili delle UTI nel favorire la clearance batterica tramite le urine e nel ridurre quindi l’insorgenza delle infezioni. La natura del monosaccaride e gli studi effettuati a lungo termine supportano il fatto che esso sia privo di tossicità anche se ingerito a dosi molto più elevate di quelle ordinarie nella dieta.
D-MANNOSIO E ANTIBIOTICO: UN RAPIDO CONFRONTO
Quando si manifesta un caso di cistite con infiammazione delle vie urinarie causata da una forte infezione batterica, l’unica strada percorribile è la terapia antibiotica.
Il D-Mannosio può essere assunto come integrazione naturale alla cura farmacologica per diminuire i tempi di guarigione ed eliminare il rischio di incappare nelle recidive.
Inoltre, essendo un principio attivo completamente naturale, presenta dei benefici non trascurabili:
- non altera la flora batterica;
- opera solo nella vescica, evitando di agire in altre parti del corpo;
- non è un battericida;
- può essere assunto da diabetici e celiaci sotto controllo medico.
Il D-Mannosio può essere consigliato come cura di casi di cistiti lievi e come forma di prevenzione, ma nei casi più gravi l’utilizzo degli antibiotici è indispensabile.
D-MANNOSIO: CONTROINDICAZIONI ED EFFETTI COLLATERALI
Il vantaggio principale del D-Mannosio sta nel suo essere uno zucchero naturale, quindi privo di evidenti controindicazioni.
Gli unici effetti collaterali in forma lieve e transitoria che si possono verificare a livello gastrointestinale sono dissenteria e meteorismo. Questo perché non tutti hanno gli enzimi per digerire questa sostanza, che quindi potrebbe fermentare nell’ intestino. Sono fenomeni che durano pochi giorni, poiché l’assunzione regolare di D-Mannosio porta alla produzione di enzimi necessari alla sua digestione.
In generale però va considerato che è un elemento sano e naturale indicato per tutti.
DOVE SI COMPRA IL D-MANNOSIO?
Si può trovare il D-Mannosio come principio attivo all’interno del dispositivo medico Mannocist-D.
Potete trovare l’elenco delle farmacie e parafarmacie dove acquistare Mannocist-D alla pagina Elenco rivenditori.