La cistite, un’infiammazione dolorosa della vescica, può causare disagio e fastidio significativi nella vita di chi ne soffre. Mentre le terapie convenzionali sono ovviamente prescritte per trattare i sintomi, sempre più persone si rivolgono a pratiche alternative per trovare conforto e benessere fisico. Tra queste pratiche, la riflessologia plantare sta emergendo come un’opzione inaspettata e promettente. Elena ci parla di come questa antica pratica di guarigione possa offrire un aiuto prezioso e sorprendente.
Quanti anni hai?
40
Dove abiti?
A Roma
Quando hai iniziato a soffrire di cistite?
Ho iniziato ad avvertire i primi sintomi della cistite circa vent’anni fa, quando ero ancora una giovane ragazza in Erasmus. In quel periodo, attribuivo la comparsa dei sintomi allo stress – dare gli esami all’università mi affaticava molto – e alla frequenza dei rapporti sessuali – a vent’anni, si sa, si vive d’amore e questa regola valeva anche per me. Ne ho sofferto a mesi alterni per circa due anni, poi grazie al D-mannosio ero riuscita a debellarla fino ai miei 34 anni, quando rimasi incinta la prima volta. Durante la prima e la seconda gravidanza, ho avuto episodi di cistite ricorrenti, probabilmente a causa dei cambiamenti ormonali. Oggi, a 40 anni, continuo ad affrontare questa sfida, ma le cause sono nuovamente cambiate. Ho notato che, nella frenesia della giornata, spesso dimentico di idratarmi a sufficienza, la sera mi abbandono a comfort food piccante insieme a mio marito e la combo può portare a un’infiammazione della vescica. Inoltre, da dopo i parti, soffro occasionalmente di secchezza vaginale che, rendendo difficoltosa la penetrazione, può aumentare il rischio di sviluppare infiammazioni e quindi cistiti.
Come hai scoperto la riflessologia plantare?
L’ho scoperta in un momento in cui stavo affrontando una problematica legata alla mia salute fisica. Soffrivo terribilmente per un’ernia del disco nella zona L5-S1, che esercitava pressione sul nervo sciatico, causando dolori atroci persistenti e disagio. Oltre alle terapie convenzionali come la fisioterapia e la ginnastica, il mio ortopedico mi aveva consigliato di esplorare la possibilità di utilizzare la riflessologia plantare per alleviare il male profondo e favorire il recupero. In particolare, la professionista si concentrava a sciogliere con le sue mani il punto dolente sulla pianta del piede corrispettivo a lombi, natica e coscia. Un giorno, durante il nostro appuntamento, avevo confessato di aver passato una notte terribile oltre che per la mia solita sciatalgia, anche per un brutto attacco di cistite. Fu così che Roberta oltre a massaggiare il solito punto dolente si spostò su quello che corrispondeva alla vescica e trovando la zona particolarmente compromessa mi aiutò a scioglierla. Con questa pratica terapeutica ho scoperto grandi benefici nel trattamento del dolore e nel miglioramento del benessere fisico generale.
Come può aiutare la riflessologia?
La cistite può spesso derivare da problemi intestinali, come la stitichezza, che possono causare infiammazioni e trasmettere batteri alla vescica. La riflessologia plantare può intervenire massaggiando le zone riflesse dell’intestino tenue e del colon, ripristinando la loro mobilità e favorendo il normale movimento peristaltico, così da ridurre e in seguito risolvere l’infiammazione. Anche condizioni come calcoli renali, renella o cisti possono provocare attacchi alla vescica o all’uretra. In questi casi, il lavoro del riflessologo diventa più complesso, poiché deve massaggiare organi pieni come i reni, per liberare l’apparato urogenitale dall’infiammazione e favorire il rilascio delle sostanze accumulate. Infine stress e ansia possono ovviamente influenzare negativamente la vescica. La riflessologia plantare contribuisce a migliorare anche questa condizione, massaggiando le zone riflesse del sistema nervoso nei piedi. In conclusione direi che la riflessologia, per quanto riguarda il mio caso specifico, si è rivelata essere un valido supporto nel trattamento della cistite, agendo non solo sui sintomi fisici, ma anche sulle cause sottostanti legate agli squilibri intestinali, renali ed emotivi. Attraverso il delicato massaggio delle zone riflesse dei piedi, essa ha favorito il ripristino dell’equilibrio naturale del mio corpo, riducendo l’infiammazione e alleviando i sintomi associati alla cistite. Questa pratica potrebbe rappresentare dunque un’opzione complementare e non invasiva per coloro che cercano un sollievo duraturo e una migliore qualità di vita nella gestione di questa fastidiosa condizione.