Benedetta è giovane e ama l’estate. A sessione d’esami terminata aveva deciso di organizzare un party per tutti i suoi amici. Stava progettando ogni dettaglio ormai da settimane e non vedeva l’ora che arrivasse il gran giorno. Il problema fu che gli eccessi della serata tanto agognata le avevano lasciato una brutta sorpresa il giorno seguente.
Sentiamo il suo racconto.
Quanti anni hai?
20
Dove abiti?
A Torino.
Ci racconti cos’è successo?
Certo, anzi, spero proprio che il mio racconto possa essere d’aiuto per altre ragazze che in futuro si troveranno in situazioni simili alla mia.
A giugno ho finito la sessione d’esami, era già da settimane che sognavo questo momento liberatorio, ecco perché avevo deciso di dare una festa. Ho la fortuna di avere un grande giardino e sotto richiesta e consiglio di tutti i miei amici ho organizzato ogni cosa nei minimi dettagli. Oltre alla fine della sessione d’esami volevamo festeggiare la stagione più trasgressiva e divertente dell’anno: l’estate.
Tra inviti diretti e passaparola, con i miei amici e i soliti amici di amici, siamo arrivati ad essere circa in 100 persone. Avevo organizzato aperitivo e cena a tema Messico, ma il punto di forza erano gli alcolici, ovviamente non volevo mancassero. Avevo riempito la casa di birre, spumanti, vino, e ingredienti freschissimi per ogni sorta di cocktail, questi ultimi preparati da un mio carissimo amico che si era offerto di farci da barman. L’allegria regnava sovrana e tutti pensavano a divertirsi: chi rideva, chi beveva, chi amoreggiava.
E tu?
Io ovviamente mi sono voluta godere la festa a 360° e ho esagerato.
Ho bevuto due birre prima che iniziasse tutto per accogliere gli ospiti in un mood rilassato e festoso. Poi, nell’arco della serata, ho proseguito con spumante, vino, e cocktail. Faceva molto caldo e tutti i drink erano ghiacciati, una vera goduria: il mio preferito caipiroska al maracuja. Ho cenato con tacos piccanti e salsa messicana super hot – la mia passione – e malauguratamente ho fumato troppo. Visto che il mio ragazzo, che non vedevo da due settimane, è rimasto a dormire a casa, abbiamo fatto anche diverse volte l’amore.
Come e quando ti sei accorta che c’era qualcosa che non andava?
La mattina ci siamo svegliati tardi ed eravamo abbastanza provati dalla serata. Ci siamo preparati due caffè a testa e, come spesso accade in compagnia, ho fumato anche subito appena sveglia. Non mi ero accorta che non stavo bevendo acqua da quasi 24 ore. Nonostante ci fossero 30 gradi mi ero dissetata con birra o altri alcolici. È stato il caffè a mettermi una grande sete e a ricordarmi che avevo proprio bisogno di un bel bicchiere d’acqua.
Quando sono andata in bagno per fare pipì, sentivo già da qualche minuto una strana sensazione pungente a livello della vescica e pensavo che fosse lo stimolo. Purtroppo però, urinando, il bruciore si è subito intensificato fino a diventare acuto appena uscita dal bagno. Mi era già capitato una volta, quindi è stato subito chiaro che purtroppo ero caduta vittima della cistite.
Non avevo bevuto acqua a sufficienza, avevo esagerato con alcol e cibo piccante inoltre, come accade spesso in queste circostanze estreme, non avevo prestato attenzione alla mia situazione intima e non avevo svuotato la vescica prima e dopo i rapporti.
E adesso?
Sono andata subito dal mio medico che, oltre ad avermi prescritto l’esame delle urine e l’urinocoltura, mi ha consigliato di bere più acqua del solito e di iniziare subito ad assumere D-mannosio. Si tratta di uno zucchero semplice estratto dal legno della betulla e del larice, mi spiegava. È presente naturalmente anche nel nostro organismo e in molti tipi di frutta come le mele, le pere e le arance. A differenza degli altri zuccheri però è un elemento che non viene assorbito dal nostro corpo, ma viene espulso direttamente con l’urina. La sua particolarità è quella di essere estremamente efficace nel combattere la cistite e le infiammazioni del tratto urinario. Adesso aspetto i risultati degli esami e in seguito, insieme al mio medico, capiremo il da farsi.